
AD ARTE FESTIVAL 2016
Eretico è tutto ciò che per propensione e scelta si discosta dalla cultura egemone , in tutte le sfere dello scibile umano.
Quest’anno, in un confronto dialettico con l’omologazione culturale verso il basso, tipica dei nostri giorni, verso la norma imposta, il dogma, abbiamo voluto suggerire come filo conduttore del nostro festival l’ERESIA; ovvero la verità altra, quella non imposta perché scelta; (eresia: tra i vari significati, dal greco, “scegliere”).
Eretici per noi sono tutti coloro che,nella propria professione come nella vita di tutti i giorni,abbiano scelto un’altra strada rispetto a quella percorsa dalla maggioranza e perciò eretici sono tutti quegli spettacoli e quei film del territorio nazionale che per contenuti o per forma fuoriescano dalla monotonia della cultura egemone e della mainstream culturale;spettacoli e film che vogliamo appunto contribuire a rendere visibili e a diffondere quanto più possibile.
Puntare dunque sulle idee degli artisti, che sono incredibilmente numerose e bellissime e troppo spesso sconosciute ai più, piuttosto che sui “nomi”; sulla qualità invece che sull’ossessione omologante dei numeri facili,che la nostra società,sempre più paurosamente robotizzata,ci impone per darci credito. I nostri numeri -sicuramente più reali e meno dopati – siamo convinti che comunque non tarderanno ad aumentare. Anche grazie a noi , grazie proprio al fatto di aver sostenuto delle idee e non fumose esche della durata di pochi istanti . Tutto questo per noi di AD ARTE è essere ERETICI. Rivendichiamo con orgoglio di esserlo stati sin dalla prima edizione. . .in direzione ostinata e contraria.
Siamo convinti che nell’Arte come in tutte le sfere della vita, la creatività,che per noi coincide con il tempo impiegato,con lo studio e con la dedizione, non nasca mai dal desiderio di “soddisfare” i numeri, ma da una profonda emergenza interiore; che tale emergenza contenga potenzialmente in sé una ricchezza espressiva -e dunque comunicativa- del tutto ignota a quelle realtà che per i numeri agiscono e dei soli numeri si nutrono.
Crediamo infatti che un’unica legge regoli il “modo” dell’Arte e che sia quella della bellezza che solo l’Arte può regalare e delle emozioni che solo gli artisti possonoo trasmettere. Non possiamo dimenticare che l’Arte si rivolge all’ essere umano prima che ai numeri, alle sue manifestazioni e alla sua fantasia.
Calcata resta per noi, in tal senso, luogo ideale perchè questa visione dell’anima possa concretizzarsi.
L’abbiamo sognato qui, questo festival, dal primo istante che vi approdammo,diversi anni fa oramai.
Mi chiesi che cosa mi sarebbe piaciuto trovare da visitatore a Calcata, oltre al suo indubitabile fascino,alla magia della sua storia antica alla quale è andata a sovrapporsi, finanche a superarla, quella più recente degli ultimi trent’anni ,fatta da tutti gli artisti che l’hanno “colonizzata”, rendendola quasi un simbolo, una sorta di villaggio ideale dell’immaginario, per la vicinissima Roma e per il mondo.
A quella domanda la mia risposta fu che mi sarebbe piaciuto trovare una proposta culturale h 24 ,diversa da quella che mediamente verrebbe da pensare in paesi simili e che potesse sposarsi quanto più possibile con lo spirito che ha animato e anima questo villaggio.
Ecco, questo è l’obiettivo che Marina Biondi ed io stiamo tentando di realizzare da allora : donare a Calcata e ai turisti che vi arrivino a luglio, unitamente all’offerta di ristorazione già abbondantemente presente, un motivo diverso per sostarci , per trattenersi un po’ più del tempo di un panino o di un bicchiere di vino. Un’offerta culturale unica nel suo genere, per la durata di un’intera giornata, con proposte ininterrotte di teatro,cinema, musica, teatro danza,arte e letteratura, unitamente – nello stile tipicamente calcatese – a un’occasione di socializzazione spontanea in un magnifico teatro a cielo aperto.
E questo sogno,seppure tra ostacoli inenarrabili dovuti ai cavilli che stritolano e soffocano il nostro Bel Paese,il prossimo luglio compirà i suoi primi tre anni.
A tal proposito vogliamo ringraziare dal profondo di noi tutti coloro che ci hanno da sempre sostenuti e ci sostengono ancora nel non facile intento di portare avanti con forza un progetto artistico contro le più claustrofobiche, squallide, anticreative e quasi sempre inutili leggi della società-mercato dei nostri giorni.